Il 20 maggio 2019 il mondo scientifico subirà una rivoluzione: il Sistema Internazionale, dopo anni di lavoro, ridefinirà il kilogrammo in funzione di costanti universali. Il kilogrammo è l’ultima unità di misura ancora legata al prototipo conservato dal BIPM.
Questo cambiamento non manifesterà effetti nella vita quotidiana, ma è giusto che i giovani che studiano in ambito tecnico-scientifico siano al corrente di questo grandioso cambiamento. Come far circolare, quindi, questa notizia nelle scuole? Il lavoro burocratico è tanto, ed è probabile che passerà qualche anno prima di vedere, effettivamente, qualche libro che riporti l’evento. Ma si può fare comunque qualcosa nel frattempo…
Il Laboratorio MMT dell’UNIBS, coordinato dal professor Lancini, sta ospitando 8 studenti dai Licei scientifici “IIS Antonietti” di Iseo e “Liceo Fermi” di Salò, grazie al progetto statale “Alternanza Scuola-Lavoro”, che permette ai ragazzi delle superiori di svolgere ore scolastiche in tirocinio esterno.
In questa settimana i ragazzi hanno tenuto lezioni teoriche con il docente, affrontando argomenti dell’ambito metrologico e statistico, come la taratura, la ripetibilità e l’incertezza. Il professore ha mantenuto una spiegazione comprensibile a tutti i ragazzi del quarto anno del Liceo scientifico.
Per rafforzare e consolidare quanto imparato a lezione, alcuni tesisti del laboratorio hanno spiegato ai ragazzi i loro progetti d’esame, e li hanno coinvolti nell’acquisizione di dati, ad esempio i propri riflessi muscolari, e la tabulazione elettronica dei risultati, svoltasi sul robot collaborativo.
Tra un’attività e l’altra, i ragazzi hanno anche visitato molti laboratori dell’Università per conoscere altri macchinari e tecniche ingegneristiche, e al fine di capire come effettivamente lavorano i ricercatori, questione che rimane alquanto vaga, o peggio fraintesa, dalle persone esterne all’ambito universitario.
La prossima settimana gli studenti produrranno materiale divulgativo sul SI e la sua imminente ridefinizione, da poter condividere nelle scuole superiori, in formato poster, presentazione o video.
Educare questi ragazzi è il primo passo perché siano questi a stimolare a loro volta i loro compagni a informarsi sul progresso costante del mondo scientifico.